La Casidraulica risponde alle tue domande
In questa sezione abbiamo raccolto le risposte alle domande più frequenti che ci vengono rivolte. Se non trovate quello che cercate contattateci tramite il form di contatto.
Secondo la nostra esperienza pluriennale, fare la manutenzione annuale delle caldaie e climatizzatori non solo conviene ma risulta indispensabile per garantire: sicurezza, efficienza energetica, affidabilità e longevità del prodotto.
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Diritto di precedenza rispetto ai non abbonati, intervento di riparazione garantito in giornata (pronto intervento) senza supplementi, servizio recall da ufficio in fase di scadenza di manutenzione, manutenzione annuale inclusa nel prezzo con verifica fumi biennale, a seconda della tipologia di abbonamento tariffe scontate per assistenze e servizio durante i festivi.
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Bisogna considerare che si tratta di un apparecchio a metano da mantenere sicuro ed efficiente, pertanto si consiglia di fare la manutenzione dello scaldabagno a cadenza regolare.
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In caso di controllo da parte degli enti competenti, si rischia una sanzione che può arrivare fino a 1.000 €, oltre ad avere un apparecchio meno sicuro e poco efficiente.
La cadenza della manutenzione della caldaia viene stabilita dal costruttore dell’apparecchio e/o dall’installatore. Nel caso nessuno di queste figure dovesse pronunciarsi in merito, la Regione Lombardia prevede la manutenzione obbligatoria della caldaia ogni 2 anni.
La legge prevede per i privati un periodo minimo di 2 anni. Le caldaie nuove possono godere di un’estensione fino al settimo anno di vita dell’apparecchio, tramite la stipula di un abbonamento in fase di collaudo.
La garanzia risponde per guasti causati da una difettosità all’origine dell’apparecchio e non per i cosiddetti “interventi di comodo” (mancanza acqua in caldaia, mancanza gas o energia elettrica, danni causati da temporali, ecc…). Al cliente viene sempre richiesto di esibire un documento che attesti la validità della garanzia (cartolina della garanzia e/o fattura d’acquisto dell’apparecchio).
In caso di malfunzionamento della caldaia, la prima operazione da fare è accettarsi del valore della pressione in caldaia, il quale dovrebbe essere tra 1 e 1,5 BAR. In caso di pressione bassa è necessario caricare acqua in caldaia aprendo il rubinetto di carico.
La temperatura ambiente ottimale media è 20°, tuttavia si ricorda che è di competenza degli enti locali dare indicazioni in merito alla temperatura massima.